La realizzazione di opere in cemento armato, sia in prefabbricato che in tradizionale, presuppone l’utilizzo di un sistema di casseratura funzionale alla realizzazione del getto. Al fine di evitare aderenze tra il getto in calcestruzzo e i casseri, sono utilizzati appositi composti da stendere sui casseri stessi ed impedire al cemento di aderire alla casseratura per favorire poi il disarmo.
Verifica e trattamento
Prima di procedere con la pitturazione del calcestruzzo è importante verificare la presenza di eventuali disarmanti sui pannelli che, se non rimossi, possono generare problemi di adesione o disomogeneità cromatica nelle finiture.
Si procede con un controllo visivo dei supporti finalizzato a verificare la presenza di patine lucide o tracce di colature che spesso indicano la presenza di disarmanti sui pannelli. Un sistema di verifica nel bagnare il supporto con acqua; generalmente presenze o eccessi di disarmanti producono un effetto perlante con fenomeni di schivatura. Di norma, se trascorrono alcuni mesi tra la messa a dimora dei pannelli e la tinteggiatura, i disarmanti non rappresentano un grosso problema. Nel caso in cui, dopo le verifiche suggerite, l’effetto schivatura o perlantura risulti importante si suggerisce di richiedere al produttore dei pannelli le specifiche sui prodotti utilizzati ed eventuali indicazione sui solventi da utilizzare per la loro rimozione.
È buona norma, prima di procedere con la pittura, effettuare un idrolavaggio ad alta pressione, possibilmente con acqua calda